Le fotografie parlano di fotografia, dell'artista, delle sue immagini, di noi. Come tutta la grande arte che racconta la condizione umana porta in sé l'identità dell'artista. Non sono vedute anonime. Non sono posti e gente anonimi. Sono le parole del poeta, sontuosamente ambigue e perfettamente bilanciate, declamate, incorniciate sul muro, tenute in mano, stampate sulla pagina".
Per me la macchina fotografica è un blocco di schizzi, lo strumento dell'intuito e della spontaneità, il detentore dell'attimo che, in termini visivi, interroga e decide nello stesso tempo, per "significare" (io direi più semplicemente: esprimere) il mondo. Bisogna sentirsi coinvolti in ciò che si inquadra nel mirino; questo atteggiamento esige concentrazione, sensibilità e senso geometrico,..(io direi meglio: istinto compositivo). Fotografare è trattenere il respiro quando tutte le nostre facoltà convergono per captare la realtà fugace: a questo punto l'immagine diventa una grande gioia fisica ed intellettuale. Fotografare è riconoscere nello stesso istante e in una frazione di secondo, un evento e il rigoroso assetto delle forme percepite con lo sguardo, che esprimono e significano tale evento. E' porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore. E' un modo di vivere.
E' vero, quando fotografo io respiro la fatica dell'uomo, i suoi ritmi, le sue angosce. Ma vivaddio, anche le sue speranze.
Non esiste la fotografia artistica. Nella fotografia esistono, come in tutte le cose, delle persone che sanno vedere e altre che non sanno nemmeno guardare.
Il fascino inesauribile per le persone che fotografo risiede in quello che io chiamo la loro forza interiore. Questa forza è parte del segreto, difficile da definire, celato in ciascuno di noi ed il tentativo di fissarlo sulla pellicola è stato ed è il compito della mia vita.
Come fotografo di guerra spero di rimanere disoccupato per il resto della mia vita.
La fotografia è una cosa semplice. A condizione di avere qualcosa da dire.
Forse il desiderio più profondo di ogni artista è quello di confondere o di fondere tutte le arti, così come le cose si fondono nella vita reale.
Documentaria è la fotografia della polizia scattata sul posto di un delitto. Quello è un documento. Vedi bene che l’arte è senza utilità, mentre un documento ha un’utilità. Per questo l’arte non è mai un documento, ma può adottarne lo stile. È quello che faccio io.
L’arte è una visione del mondo che penetra le illusioni della realtà.
La fotografia è una delle forme di questa visione e rivelazione. Una fotografia è grande quando riesce a esprimere pienamente i più profondi sentimenti del suo autore nei confronti di ciò che
viene fotografato, divenendo così una genuina manifestazione della sua sensibilità nei confronti della vita considerata nella sua pienezza. Questa espressione visiva del sentimento dovrebbe
tradursi in termine di semplice devozione al mezzo; dovrebbe essere un’affermazione della massima chiarezza e perfezione possibili nelle circostanze della sua creazione e produzione.
Il mio rapporto con la fotografia si basa sulla fede nella vitalità e nei valori della natura, nelle manifestazioni di grandiosità e al tempo stesso di semplicità che ci circondano. Io credo
nella gente, negli aspetti più semplici della vita, nel rapporto uomo-natura.
Credo che l’uomo debba essere libero, spiritualmente e socialmente, che debba accrescere la propria forza interiore, testimoniando l’enorme bellezza del mondo e acquisendo una sicurezza che gli
consenta di vedere ed esprimere la propria visione.
Credo nella fotografia come uno dei mezzi per portare questa testimonianza e per raggiungere infine la felicità e la fiducia.
Vi spiego come mi prende la voglia di fare una fotografia. Spesso è la continuazione di un sogno. Mi sveglio un mattino con una straordinaria voglia di vedere, di vivere. Allora devo andare. Ma non troppo lontano, perché se si lascia passare del tempo l'entusiasmo, il bisogno, la voglia di fare svaniscono. Non credo che si possa "vedere" intensamente più di due ore al giorno.
La bellezza e il diavolo sono la stessa cosa.
Se passa un giorno in cui non ho fatto qualcosa legato alla fotografia, è come se avessi trascurato qualcosa di essenziale. È come se mi fossi dimenticato di svegliarmi.
Trovare qualcosa di nuovo, qualcosa che nessuno avrebbe potuto immaginare prima, qualcosa che solo tu puoi trovare perchè, oltre ad essere fotografo, sei un essere umano un po’ speciale,
capace di guardare in profondità dove altri tirerebbero dritto.
Margaret Bourke-White
Attrezzatura e tecnica sono solo l'inizio. È il fotografo che conta più di tutto...La fotografia è probabilmente fra tutte le forme d'arte la più accessibile e la più gratificante. Può registrare volti o avvenimenti oppure narrare una storia. Può sorprendere, divertire ed educare. Può cogliere, e comunicare, emozioni e documentare qualsiasi dettaglio con rapidità e precisione.